sabato 10 maggio 2008

Chiedimi se sono felice


Felicità
improvvisa vertigine
illusione ottica
occasione da prendere
parcheggiala
senza frecce o triangolo
tutti dormono già
e si é spento il semaforo
Ieri a te
oggi io sono il prossimo
quanto durerà
io lo chiedo agli altri ma
si vede che
c'era un filo invisibile
se n'è andata via
resta la scenografia
Felicità,
ricordare é un pericolo
come si elimina
un quintale di fosforo?.
E infatti, infatti non dimentico
la mia fotografia
e l'amore se non ce l'ho
Ripeterei tutto quello che è passato
comprese le tue bugie
perché le scoprirei molto prima e senza aiuto
Precipita
dallo spazio un giocattolo
di alta robotica
è il futuro fantastico
Ripeterei tutto quello che m'hai dato
comprese le tue bugie
perché le scoprirei molto prima e senza aiuto
Felicità
dichiarata fac-simile
dal giudizio che ha
rilasciato un orefice
quella vera sarà
senza un graffio di ruggine.

lunedì 5 maggio 2008

Una corsa di pace


Dai boschi di cedri all'odore pungente della macchia mediterranea. Dalla montagna al mare in 40 chilometri di splendida pedalata con 250 donne di 39 nazioni diverse. Anche questo è il Libano. Anche questa è “Follow the woman”, la manifestazione che si è aperta ieri a Beirut, arrivata alla sua quarta edizione che invita le donne di tutto il mondo a pedalare attraverso i paesi del Medio Oriente per condividere un'esperienza di pace.

L'ideatrice e la promotrice è una donna statunitense, Detta Regan, che ha portato con sé anche le due figlie. Intorno a lei, un gruppetto di volontarie che ogni anno cercano sponsor e contatti con i territori attraversati per rendere visibile e fruttuosa la loro iniziativa.

Quest'anno si parte dal Libano, per passare in Giordania e in Siria e terminare il tour nei Territori occupati della Cisgiordania. Le donne che partecipano vengono dalla Palestina, dall'Iran, dalla Turchia, dal Marocco, dall'Estonia, dalla Francia, la Danimarca, la Spagna, il Canada, e per i giorni prossimi è atteso anche un gruppo di donne israeliane. Le italiane sono in 20, due da Roma, il grosso da Padova, due dalla provincia di Siena, le altre da Venezia e Treviso.

Dopo i discorsi ufficiali al Palazzo dell'Unesco, la carovana parte da Bakleen, Mount Lebanon, 900 metri sul livello del mare, sale e scende per i tornanti di un paesaggio che d'inverno è coperto di neve ed ora è un'esplosione di verde. Si passa per Ain-Bal, Ghariefi, Hasrout, Aanout, Daraxa, Sheim. In ogni paese la gente saluta, scatta foto con il cellulare, accoglie la comitiva con danze, distribuzione di fiori, dolci locali e narghilè. E' una festa.

Ma a proteggere il corteo ci sono i mitra dell'esercito libanese, le camionette, le moto. Uno scontro armato potrebbe scoppiare all'improvviso, la gente lo sa. “Il paese è paralizzato”, dicono gli organizzatori locali del Pyo, il Progressive Youth Organization, un'emanazione del partito al governo, “ma libero e con una sua agenda indipendente”, ripetono i leader. E' paralizzato perché da una parte c'è la coalizione di governo, dall'altra gli Hezbollah, uno stato nello stato. Due universi paralleli che non riescono a comporsi. E' per questo che da tre anni, in Libano, si rinviano le elezioni del presidente. E in mezzo a tutto questo le donne e la bicicletta, mezzo umile, povero, senza difese, quasi ridicolo nella complessità e nella drammaticità di questi territori. Ma le donne pedalano...

venerdì 2 maggio 2008

Instantes - Istanti


Si pudiera vivir nuevamente mi vida.
En la próxima trataría de cometer más errores.
No intentaría ser tan perfecto, me relajaría más.
Sería más tonto de lo que he sido,
de hecho tomaría muy pocas cosas con seriedad.
Sería menos higiénico.

Se potessi vivere di nuovo la mia vita.
Nella prossima cercherei di commettere più errori.
Non cercherei di essere così perfetto, mi rilasserei di più.
Sarei più sciocco di quanto non lo sia già stato,
di fatto prenderei ben poche cose sul serio.
Sarei meno igenico.

Correría más riesgos,
haría más viajes,
contemplaría más atardeceres,
subiría más montañas,
nadaría más ríos.

Correrei più rischi,
farei più viaggi,
contemplerei più tramonti,
salirei più montagne,
nuoterei in più fiumi.

Iría a más lugares adonde nunca he ido,
comería más helados y menos habas,
tendría más problemas reales y menos imaginarios.

Andrei in più luoghi dove mai sono stato,
mangerei più gelati e meno fave,
avrei più problemi reali, e meno problemi immaginari.

Yo fuí una de esas personas que vivió sensata
y prolíficamente cada minuto de su vida;
claro que tuve momentos de alegría.

Io fui uno di quelli che vissero ogni minuto
della loro vita sensati e con profitto;
certo che mi sono preso qualche momento di allegria.

Pero si pudiera volver atrás trataría
de tener solamente buenos momentos.
Por si no lo saben, de eso está hecha la vida,
sólo de momentos; no te pierdas el ahora.

Ma se potessi tornare indietro, cercherei
di avere soltanto momenti buoni.
Chè, se non lo sapete, di questo è fatta la vita,
di momenti: non perdere l'adesso.

Yo era uno de esos que nunca
iban a ninguna parte sin un termómetro,
una bolsa de agua caliente,
un paraguas y un paracaídas;
si pudiera volver a vivir, viajaría más liviano.

Io ero uno di quelli che mai
andavano da nessuna parte senza un termometro,
una borsa dell'acqua calda,
un ombrello e un paracadute;
se potessi tornare a vivere, vivrei più leggero.

Si pudiera volver a vivir
comenzaría a andar descalzo a principios
de la primavera
y seguiría descalzo hasta concluir el otoño.

Se potessi tornare a vivere
comincerei ad andare scalzo all'inizio
della primavera
e resterei scalzo fino alla fine dell'autunno.

Daría más vueltas en calesita,
contemplaría más amaneceres,
y jugaría con más niños,
si tuviera otra vez la vida por delante.

Farei più giri in calesse,
guarderei più albe,
e giocherei con più bambini,
se mi trovassi di nuovo la vita davanti.

Pero ya ven, tengo 85 años y sé que me estoy muriendo.
Ma vedete, ho 85 anni e so che sto morendo.


Jorge Luis Borges