martedì 3 giugno 2008

Ma un sogno così non ritorna mai più?


La stagione agonistica, almeno per me, dopo Torino e Colli Aniene è volta al termine. Ero arrivata a un livello di stress e stanchezza fisica e mentale da dovermi per forza prendere una lunga pausa rigeneratrice. E così è stato. Ho riposto con cura la corsa per quasi due mesi in un angolo sempre presente della mia vita e mi sono presa del tempo per me. Il tempo dell'ozio, di una nuova stagione più calorosa e morbida, della mancanza di regole, del relax, della sveglia più tardi, delle uscite la sera, dei week end senza avere nulla da fare. Ed è stato bello, salutare, per me assolutamente indispensabile. Questo distacco doloroso ma ossigenante è il segno evidente della mia immaturità sportiva ma forse anche di un equilibrio ritrovato che probabilmente mancava al mio rapporto quasi morboso con la corsa e la competizione.
Adesso, dopo tanta calma, ho veramente tanta voglia di ricominciare. Ancora due settimane e poi si riparte a pieno ritmo. Lo so l'estate si avvicina, il caldo, le giornate al mare, il gelato dopo cena, parlare tutta la notte...Ma gli obiettivi per il prossimo anno sono davvero molto pretenziosi e non mi posso permettere, se voglio riuscire a conseguire dei buoni risultati, di aspettare fino a settembre. La strada deve ricominciare adesso. Tra poco torna a Roma anche Claudio e in due sarà più facile ritrovare l'energia per allenarsi con costanza e determinazione.
Una cosa però ho capito in questo periodo di vita "quasi normale": che quello che ho vissuto quest'anno è stato qualcosa di straordinario che difficilmente si ripeterà. E'stato un inverno magico,una parentesi di scoperte e vittorie che è coincisa con una fase della vita in cui la voglia di cambiare era più forte di qualunque tentazione a fermarsi. Servono a volte queste cariche a molla fortissime che ti fanno girare, girare, girare...è un'adrenalina continua che dà quasi alla testa e ti porta a provarci sempre e comunque, che annulla la paura e il dolore. Però bisogna esserne consapevoli e non farsi schiacciare quando poi a un certo punto l'abbrivio finisce...Accettare senza rimpianto che ciò che è stato non torna e che quell'euforia magica forse è rimasta solo nei ricordi. Trovare nuove motivazioni, coltivare con costanza e amore ciò che già si ha. Non si può sempre e solo provare, a un certo punto bisogna cominciare a costruire. E' più difficile ma in fondo poi l'eccezione si può trovare ovunque, anche in ciò che ogni giorno ritorna uguale e familiare. Basta lasciarsi andare...