domenica 27 gennaio 2008

Colazione da Tiffany


Una delle cose che più mi piace nella vita è fare colazione a letto. E’ un lusso che mi concedo molto raramente perché quattro giorni a settimana, la mattina presto, sono impegnata tra allenamenti e gare e comunque non potrei dedicare tanto tempo a un’arte elaborata che richiede una buona dose di pazienza e, secondo me, di autentica passione. La verità è che adoro fare colazione a letto quando a prepararla è qualcun altro. Altrimenti che “a letto” sarebbe se sono già stata mezz’ora a spadellare tra toast, caffè e marmellate biologiche?
Nelle pochissime occasioni in cui si è avverato questo sogno perverso, ho sempre seguito una ritualità precisa nell’affrontare la successione delle proposte culinarie presentate sul vassoio: comincio sempre dalla frutta, spremuta o intera che sia, poi passo al tè che nel frattempo dovrebbe essere pronto, né troppo chiaro né troppo scuro. Lo verso nella tazza e inizia l’apoteosi del biscotto inzuppato. Le Gocciole al cioccolato, per la precisione. Una dopo l’altra si ammorbidiscono per poi sciogliersi completamente in bocca lasciando un sapore divino e frolloso. Esauriti i dolcetti della felicità proseguo con lo yogurt, rigorosamente bianco, addolcito con miele, pinoli e cannella. Nel frattempo, se la conversazione con chi si è reso artefice di un tale gesto d’amore non dovesse decollare, leggo il giornale o le pagine leggere e colorate di qualche rivista di moda. E non importa se alla fine le lenzuola sono piene di briciole o se un po’ di miele si è appiccicato al pigiama e neppure se il tè ha macchiato indelebilmente il piumone .
In quel momento può anche cadermi una tegola in testa che, state sicuri, sorriderò beata.