martedì 29 gennaio 2008

Il mezzo è il messaggio


Mi sono resa conto solo questa mattina che in casa mia, di cui al momento sono l’unica inquilina, ci sono ben due ricevitori di Sky. Ora, la mia passione maniacale per la televisione e per il messaggio comunicativo in genere è nota a tutti quelli che, un minimo, mi conoscono. Però di arrivare ad avere più medium di quanti riceventi ci fossero davvero non mi era mai capitato. E mi sono spaventata. Uscita dal bagno ho preso sconsolatamente coscienza del fatto che stavo seguendo due trasmissioni differenti su altrettanti apparecchi posti a una camera di distanza l’uno dall’altro. E la cosa peggiore è che ero attratta e coinvolta da entrambi allo stesso modo. Da una parte un’arcinota sit com americana raccontava le storie di un improbabile gruppo di amici alle prese con i loro guai, dall’altra una trasmissione di attualità proponeva interviste e approfondimenti sui principali protagonisti del nostro tempo. Giravo lo sguardo e le orecchie come durante una partita di tennis, incapace di decidere chi dovesse avere la meglio all’interno dei miei pensieri. Forse non mi aspettavo realmente che qualcuno vincesse, forse volevo solo riempire la testa di rumori e immagini perché nella solitudine della campagna ci sono momenti che durano un’eternità.
Allora ho spento tutto e ho iniziato a vivere un po’.